Ducati Monster Cafe Racer (parte 2)
Ducati MONSTER s4r CAFE RACER
Non è semplice personalizzare le linee del Ducati Monster. Una moto tutt’ora attuale e molto bella!
Tutto diventa ancora più difficile se si cerca di rimanere dentro i dettami dello stile Cafe Racer
Ci siamo così messi alla ricerca anche del minimo componente al fine di armonizzarci perfettamente alle linee già belle di “mamma DUCATI” e la nostra Monster Cafe Racer è finalmente stata ultimata.
La forza di questo modello è sicuramente la fluidità delle linee e su questa, secondo il nostro parere, bisognava lavorare senza travolgerle troppo ma dando dei tocchi di personalità
Il modello di partenza non è un modello base ma una S4, il che di sicuro da qualcosa in più alla special visto il motore potente, il monobraccio posteriore e soprattutto l’idea di essere in procinto di realizzare non solo qualcosa di bello ma anche qualcosa di assolutamente elitario.
Sempre partendo dal presupposto che la moto aveva già una bella linea abbiamo deicidi di lavorare su quelli che ritenevamo essere i punti deboli (se così possiamo chiamarli)
Abbiamo quindi lavorato sul posteriore chiudendo il telaio con un loop tondo ed incassando dietro il complesso stop/frecce così da non dover compromettere la parte posteriore con sporgenze di luci e frecce.
Abbiamo opatto poi per alcuni “must” dello stile Cafe Racer quali il manubrio “condor”, le ruote a raggi, la strumentazione centrale e rigorosamente a lancetta.
Non ci sono stati dunque grandi interventi strutturali sulla ciclistica, ad esclusione del telaio posteriore, ma il fatto che la moto sia stata completamente smontata in ogni singolo bullone e poi riassemblata, ha reso questa realizzazione sicuramente più minuziosa di altre in cui basta smontare alcune componenti per avere già un buon risultato. Su questa invece non volevamo lasciare nulla al caso.
La moto è stata quindi completamente disassembralata e il telaio è stato riverniciato completamente.
Originariamente BLU, è stato verniciato in nero opaco.
La parte posteriore del telaio è stata accorciata e chiusa con uno dei nostri telaietti e all’interno di esso è stata inserita una striscia led che contiene faro posteriore, stop e frecce.
Il serbatoio è stato tagliato nella parte inferiore ( si avete capito bene, tagliato!) per permettere alle possenti teste del motore di uscire e farsi vedere, dato che in origine sono coperte dalla parte inferiore del serbatoio.
Una modifica non da poco credetemi.
Sulla componentistica, come già detto, ci siamo attenuti ai dettami cafe racer con un manubrio condor, un faro british style che fa il verso ai classici fari delle moto inglesi ma con dimensioni leggermente più piccole e componenti minimal per frecce e specchietti.
Per la strumentazione abbiamo optato per una Daytona a lancetta con spie integrate da 80mm, ma non è stato facile installarla poiché questo tipo di moto possiede un sistema Immobilizer che fa comunicare centralina e strumentazione originale, tale che se manca una di queste la moto non parte. Ci siamo quindi affidati ad un professionista dotato degli strumenti adatti che ha fatto la magia e ci ha restituito il tutto funzionante.
Parafango anteriore in alluminio clubman per il quale è stato realizzato un supporto specifico per la forcella del nostro Monster. Il parafango posteriore è invece in carbonio. Abbiamo deciso di mantenere alcune parti in carbonio perchè l’idea di una cafe racer ci piaceva ma la moto merita sicuramente una impronta racing che il carbonio, se ben dosato, sa dare.
Per quanto riguarda invece lo scarico ci siamo innamorati onestamente di quello che la moto già montava al momento della trasformazione perchè secondo noi esprime a pieno il concetto di “vintage ma non troppo” che ci serviva, quindi abbiamo deciso di lasciarlo e semplicemente fasciare i collettori.
Sella di un colore vintage che ricorda gli interni delle vecchie Ferrari anni 60.
Copricarter in carbonio tagliati per mettere in mostra la distribuzione
E poi tanti altri dettagli come il Portatarga alla ruota, vaschette liquido freno e frizione in alluminio, frecce a fine manubrio pedane arretrate ecc... che lasciamo scoprire a voi dalle foto
Sicuramente ve lo state chiedendo... e per questo li abbiamo lasciati per ultimi. Menzione d’onore a loro: I CERCHI A RAGGI KYNEO
Leggerissimi, di una fattura ineguagliabile e molto particolare, con questo metodo anti convenzionale di attaccare i raggi che non passano dentro la lama ma si agganciano a delle apposite sporgenze all’interno del cerchio. Un’opera d’arte!
Sebbene di lavoro per realizzare questa moto se ne sia profuso dobbiamo ammettere che senza questi cerchi il risultato non sarebbe stato altrettanto apprezzabile ed elegante.
Vi lasciamo alle foto della moto e alla lista a fondo pagina con alcuni dei componenti usati per realizzarla
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